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Rubriche » Lettera del Presidente

 

 

 

 

 

 

 

Comunicazioni dal Club

 (La sezione raccoglie degli interventi di informazione riguardanti le attività del nostro Club e dei nostri cani nel contesto del panorama cinofilo nazionale e internazionale)

 

Lettera del Presidente 2021

 

 

 

Con il 2021 è giunto al termine anche il mandato dell'attuale consiglio del club pertanto mi sembra doveroso fare un riepilogo di quanto fatto in quest'ultimo quadriennio.

 

Vorrei sottolineare che il leggero cambio di rotta intrapreso dal club stà già portando i suoi frutti, i nostri amati rossi dopo aver sfatato da tempo il preconcetto dell'uno su mille ora sono sempre più precoci e “facili” da addestrare, cosa non di poco conto se il nostro obiettivo è di vederne sempre in numero maggiore sui terreni della caccia cacciata, dove non bastano il movimento corretto ed il bel portamento di testa (cose peraltro importantissime, non dimentichiamo che sono essenziali nel definire lo stile di razza) ma devono essere presenti, in modo rilevante, la venaticità o come preferisco definirla io la “voglia di selvatico” che li spinge a rimanere concentrati alla ricerca di un'emanazione, l'intelligenza di perlustrare il terreno con attenzione a vento ed “andando a mettere il naso” prima nei luoghi che ritiene più idonei al reperimento del selvatico e non ultimo lo spirito di sacrificio necessario a sostenere il tutto per ore.

 

Per quanto riguarda le prove, due soggetti di nostri soci, per l'esattezza Julis delle rive del Po di Elvis Marelli ed Ivette du Mouline de Bassanes di Giampio Pedrotti, entrambe cagne provviste abbondantemente delle qualità sopra specificate, hanno ottenuto le qualifiche necessarie per la proclamazione a Campione Italiano di Lavoro; altri inoltre stanno raccogliendo le qualifiche necessarie per esserne proclamati, complimenti a loro ed ai loro proprietari. Da notare che le due neocampionesse sono soggetti utilizzati regolarmente a caccia e solo “prestati” occasionalmente alle prove e condotte direttamente dai loro proprietari. Una domanda sorge spontanea: la loro capacità di andare così facilmente a punto è direttamente proporzionale al loro utilizzo venatorio?

 

Altro argomento di grande rilevanza che ci ha visto impegnati come club, è senza dubbio legato alla displasia dell'anca, infatti come noto abbiamo intrapreso un percorso di monitoraggio per cercare, nel nostro piccolo e con il supporto determinante dei nostri soci, di arginare il diffondersi di questa patologia

 

Anche quest'anno la pandemia non ci ha permesso di organizzare tutte le prove sociali in programma, un vero peccato perché da questi raduni è possibile tastare il polso dell'evoluzione della razza, constatarne i miglioramenti e notare le lacune ancora presenti e da colmare, speriamo che il 2022 sia un anno migliore!

 

Infine, come deliberato nell'ultimo consiglio direttivo, si è deciso di aggiornare il nostro sito internet con un nuovo programma che ci consentirà di poter presentare l'annuario direttamente on line, in questo modo potrà svolgere la funzione di aggiornare tempestivamente i soci sui principali avvenimenti riguardanti la nostra razza. La versione cartacea sarà comunque realizzata e spedita a domicilio a fine anno come elemento d'archivio personale. Inoltre, si inizierà la realizzazione di una videoteca dei filmati raccolti in questi ultimi anni ad esclusiva consultazione dei soci.

 

Un doveroso ringraziamento in primis a Luca Trivellato per il supporto fornito al nostro club per tutte le sue iniziative, nonché a tutti i consiglieri che hanno profuso energie e tempo per la realizzazione dei progetti intrapresi. In modo particolare un grazie a Roberto Zanarella per la gestione del “Progetto femmine e stalloni”, a Luca Giovannini per il lavoro costante nell'aggiornamento del sito internet e per la redazione del nostro annuario, ad Ambrogio Barbanti prezioso anello di collegamento tra le varie anime del club  e a Dennis Mussoni per lo zelo con cui sta svolgendo il suo nuovo incarico di Segretario e Tesoriere del Club.

Buon 2022 a tutti che porti serenità e soddisfazioni a voi e famiglia.

 

 

Il Presidente del Red Setter Club d'Italia

                        Bruno Festa

 

 

 

Lettera del Presidente 2020

 

 

 

2020 anno da dimenticare, certamente difficile anche da superare.

Con la speranza che pochi nostri soci abbiano dovuto subire perdite negli affetti, a tutti loro va un caloroso abbraccio e la vicinanza di tutti noi.

Anche il nostro Club ha subito due perdite importanti. Come dicono gli alpini, “sono andati avanti” Gianni Zoccarato - uno dei fondatori del nostro Club - e Francesco Trivellato, grande appassionato e sostenitore.

Ci lasciano in dote il loro esempio di integrità, correttezza e grande passione per la razza: starà a noi seguirli!! A ciascuno di loro verrà dedicato - in unione di intenti con le rispettive famiglie - un memorial.

Purtroppo le limitazioni imposte agli spostamenti ci hanno costretto ad annullare quasi tutte le manifestazioni in programma privandoci anche del piacere di poterci incontrare, ma ci rifaremo in futuro.

Il Consiglio tutto e la Commissione Allevamento, in particolare, hanno profuso parecchie energie per perfezionare il “Progetto Femmine e Stalloni”, il cui Regolamento ritengo sia giunto alla sua stesura definitiva, focalizzando gli obiettivi da raggiungere e le modalità per farlo.

Un sentito e doveroso ringraziamento all'amico e presidente onorario Orlando Vari per l'impegno e la dedizione con cui ha guidato il Club nel suo periodo di presidenza.

 

Il Presidente del Red Setter Club d'Italia

                        Bruno Festa

 

 

 

 

 

 

Saluto del Presidente Onorario

 

Grazie a tutti voi!

Perché mi avete insegnato cosa significa amare una razza e dedicarsi integralmente ad essa senza secondi fini o scopi egoistici e personali. Nella nostra storia, purtroppo, abbiamo anche incontrato personaggi che hanno cercato di anteporre i loro interessi a quelli della razza e del Club, ma il Club è sempre riuscito ad isolarli ed andare avanti per la sua strada.

Grazie anche perché – come il Consiglio mi ha voluto testimoniare in una lettera che custodirò gelosamente tra le cose più preziose – siamo riusciti a “ … creare ed amalgamare un gruppo che ora è coeso e deciso a proseguire il percorso …… per raggiungere gli obiettivi che insieme avevamo deciso, dal progetto “femmine e stalloni” alla mappatura del genoma”.

Grazie, infine e soprattutto, a tutti i setter irlandesi che ho avuto affianco a me nelle mie giornate di caccia o che ho avuto modo di ammirare in allenamento ed in prova: a loro devo delle giornate e dei momenti indimenticabili.

Buon 2021, ad majora!

 

Il Presidente Onorario del Red Setter Club d'Italia

                        Orlando Vari

 

 

 

 

 

Lettera del Presidente 2019

 

 

Al momento in cui questo Notiziario raggiungerà le nostre case, saremo forse usciti dalla terribile esperienza che ha segnato l'inizio dell'anno.

 

La pandemia da covid-19 è arrivata nelle nostre Regioni e nelle nostre case totalmente inaspettata ed ha stravolto tutte le nostre abitudini. Non abbiamo più potuto, semplicemente, andare a prendere un caffè con un amico o andare a trovare i nostri parenti, anche familiari più stretti.

 

Molti - forse, anche molti di noi - hanno dovuto soffrire la perdita dei propri cari senza neanche avere la possibilità di porgere loro un estremo saluto. A tutti quanti va il nostro pensiero ed il cordoglio più sentito.

 

In tutto questo contesto, ovviamente, anche la pratica delle nostre passioni - quella di andarcene in giro con i nostri cani in primis - ne ha risentito; ed ancora non sappiamo quando potremo tornare ad incontrarci per trascorrere una giornata insieme.

 

Comunque, tutto questo passerà e riprenderemo - seppur indelebilmente segnati -le nostre routine professionali, familiari e personali. Ed insieme a queste riprenderemo a cacciare, a trovarci con gli amici, o più semplicemente a fare una passeggiata con i nostri rossi.

 

Con l'augurio di trovarci di nuovo presto insieme, vi lascio alla lettura del nostro Notiziario che senz'altro troverete bello ed interessante come sempre.

 

In bocca al lupo!

 

Il Presidente del Red Setter Club d'Italia

                        Orlando Vari

 

Lettera del Presidente 2018

 

Inizia un nuovo anno e, con questo, un nuovo mandato di consigliatura per tutti gli amici che sono stati eletti per il periodo 2018-2021.
Alcuni “vecchi galli di montagna”, profondi conoscitori del nostro Club e protagonisti delle tante cose fatte (giuste o sbagliate che siano) durante questi ultimi anni e tanti “innesti nuovi”, di giovani (e meno giovani) appassionati della razza che sicuramente sapranno raccogliere e rilanciare con entusiasmo la linea del Club.
Nella riunione del Consiglio Direttivo neo-eletto del 23/06/2018 a Barberino di Mugello, sono state definite le linee programmatiche del mandato per il quadriennio in corso:
Mantenere il focus sul miglioramento del setter irlandese da lavoro, dando priorità alle qualità funzionali ma non trascurando gli aspetti morfologici, ed avviare una serie di iniziative volte a valorizzare il nostro contributo quale Club Specializzato di Razza, quali:
Proseguire con il progetto “Stalloni e Femmine”, i cui primi risultati sono oggetto di un articolo dedicato in questo Notiziario;
Valutare la possibilità di avviare uno studio – di durata pluriennale - sulla variabilità genetica del patrimonio canino disponibile (distinto per linee da lavoro/ da show) i cui risultati potranno essere oggetto di presentazione in occasione di un prossimo Campionato d’Europa;
Richiedere all’ENCI di introdurre l’obbligatorietà del depistaggio della CLAD e della valutazione della displasia dell’anca con pubblicazione sul pedigree (in una prima fase) ed esclusione dalla riproduzione dei soggetti al di sotto dei requisiti minimi di “salubrità” ammessi (in una seconda fase) così come da tempo in Francia ed in Germania
Proseguire, migliorandone la formula, con l’organizzazione dei raduni regionali ed annuali, quale momento essenziale di verifica e confronto sul lavoro svolto e da svolgere
Rivitalizzazione della figura dei delegati regionali che devono animare ed assicurare la loro partecipazione agli eventi organizzati nel territorio di competenza, essere da riferimento per tutti i soci del loro territorio e rappresentare in Consiglio le loro istanze
Ricreare il consenso attorno al Club anche in sede internazionale e recuperare la vicinanza di alcuni allevatori storici della razza (lavoro e morfologia) con i quali i rapporti, nel tempo, si sono diradati
Migliorare ulteriormente la gestione sito web e pagina Facebook quali strumenti indispensabili di comunicazione e diffusione delle attività e dei progetti del Club (un primo passo, in tale direzione, è già stato fatto: per chi non lo sapesse, infatti, a partire dal mese di dicembre scorso, è disponibile sul nostro sito una versione on line del nostro Notiziario annuale).

Si tratta di progetti ambiziosi e di grande respiro – come è logico all’inizio di un mandato – i cui frutti speriamo non tardino ad arrivare; sicuramente vi terremo, tempo per tempo, aggiornati.
Passando ad altro argomento, la stagione delle prove e dei Campionati 2018 è andata davvero oltre qualsiasi aspettativa per i cani italiani: due Campionati Europei vinti, due nuovi Campioni italiani di lavoro, due Campioni internazionali di lavoro ed un Campione di caccia a starne; dieci Campioni italiani e quattro Campioni internazionali di bellezza. Nonostante l’esiguità dei numeri che la razza esprime, oggi sempre più il setter irlandese da lavoro allevato in Italia è il “cane da battere” (sui terreni di prova) ed il riferimento per tutti gli allevatori d’Europa.
Complimenti a chi ha saputo raggiungere tali importanti traguardi!
Il 2018 è stato anche l’anno in cui si è avviato il progetto “Stalloni e femmine”: due cucciolate prodotte, cioè dieci cuccioli in totale affidati a nuovi proprietari che, nel tempo, si manterranno in contatto con il Club per verificare la qualità ed i progressi dei giovani irlandesi che sono stati loro assegnati. Si tratta di un progetto che ha suscitato qualche perplessità ma anche molti consensi; si tratta di un progetto in cui il Club crede molto e che ci vedrà impegnati anche nel corso del 2019 con un paio di ulteriori cucciolate in programma.
Per finire, lasciatemi chiudere come al solito e cioè con l’augurio che ci si possa sempre ritrovare – con lo spirito e le intenzioni giuste – con i cani ed a parlare di cani; ma soprattutto che i nostri cani continuino ad accompagnarci e darci le maggiori soddisfazioni in quelle attività – le prove cinofile e la caccia – per le quali furono selezionati.
In bocca al lupo a tutti per la stagione 2019!

 

Il Presidente del Red Setter Club d'Italia

                        Orlando Vari

 

 

 

Lettera del Presidente 2017

 

8 anni fa il Club attraversava un momento difficile.
Da parte di alcuni si spingeva per un rinnovamento del Consiglio Direttivo e della Presidenza mentre altri – forse nella consapevolezza e nella convinzione di aver sempre fatto bene e di non meritare di essere “messi alla porta” – erano decisi a non mollare. Si corse veramente il rischio di arrivare ad una rottura ed alla perdita di numerosi soci e fu necessario – pensando soprattutto alla vita del Club e non degli individui – assumersi la responsabilità di scelte difficili.
Oggi il Consiglio Direttivo è in scadenza di mandato ed oggi, come allora, c’è bisogno di rinnovare l’impegno per il Club e raccogliere nuove energie senza che i personalismi di alcuno possano mettere a rischio la prosecuzione della attività e della vita del Club.
Ora come allora, credo, è mancata e manca la volontà di confrontarsi anche offrendo punti di vista differenti: e così accade che alcuni preferiscano andarsene per percorrere altri sentieri solitari o mettersi comodi sul loro Aventino, pronti a criticare più che a contribuire per cambiare.
Diciamo subito, a scanso di equivoci, che alcuni tra coloro che hanno preferito le “arrampicate in solitaria” hanno ottenuto risultati importanti come da anni non era dato vedere e per questo gli va dato merito; soprattutto se si pensa ai grandi sforzi ed investimenti – di tempo e di denaro – che stanno dietro a questi risultati.
Ma noi crediamo che i risultati dei singoli non bastino e che sia ancora necessaria l’azione di un Club di razza (che non può essere la SIS, data la latitanza manifesta di questi anni) per lavorare ancora sugli aspetti da migliorare nella qualità media dei soggetti:
consolidare le qualità naturali di base come la ferma ed il consenso
valutare e prevenire possibili patologie ereditarie specifiche di razza
migliorare la morfologia sia negli eccessi (linee da “show”) che nelle mancanze (linee da lavoro)
migliorare il carattere, l’addestrabilità, la precocità
rendere il setter irlandese, insomma, un cane “facile” per il cacciatore medio che non troppo tempo e competenza per poter approcciare ad un cane ancora troppo “per pochi”.
Dobbiamo farlo e possiamo farlo solo noi; tanti - e più volte - hanno fatto proclami di richiamo all’unione dei due Clubs per lavorare per il bene della razza ma al primo progetto concreto si sono tirati indietro. E possiamo farlo soltanto se lavoriamo insieme, tutti, per il bene comune.
Tutti gli altri percorsi e le altre scelte sono più che legittime ma non credo siano utili per il bene della razza (come dicono in tanti e praticano in pochi).
Come l’allevatore ed il proprietario traggono soddisfazione dalla proclamazione di un loro cane a Campione di Lavoro (o di bellezza, ovviamente), noi dobbiamo lavorare affinché ci sia anche un solo cacciatore in più che utilizza con soddisfazione l’irlandese.
Per fare questo abbiamo ritenuto, in questo mandato, dover lavorare principalmente sulle informazioni da mettere a disposizione degli utilizzatori del setter irlandese da lavoro e sul tentativo di mettere a disposizione cucciolate potenzialmente affidabili dal punto di vista venatorio.
Non sappiamo se è stata la migliore cosa che potevamo fare, ma l’abbiamo fatto con le migliori intenzioni e cercando sempre il confronto all’interno del Club: il prossimo consiglio dovrà determinare gli indirizzi del Club nei prossimi anni con l’obiettivo di fare ancora di più di dove noi siamo arrivati.

 

Il Presidente del Red Setter Club d'Italia

                        Orlando Vari

 

 Lettera del Presidente 2016

Come ogni anno, è tempo di bilanci.
Ed ancora una volta è stato un anno di grandi soddisfazioni per i nostri soci proprietari dei cani che si sono maggiormente distinti nelle diverse prove di lavoro  primaverili ed autunnali:
Gimac Willy, di Giuseppe Cocozza – già vice Campione Europeo Printemps 2015 - si è laureato Campione Europeo d’Autunno (nota della “caccia pratica”) nel primo Campionato – su questa nota - organizzato  in Italia; nella stagione ha ottenuto anche un Ecc. in prova classica a quaglie;

- Kocis BMZ GT, di Gianni Bonatto, è stato proclamato Campione Trialler Grande Cerca (primo nella storia della razza in Italia; in Francia – salvo errori - ci sono stati Zulù von Royal e Alex du Pied du Mont), Campione Internazionale di Lavoro e Campione di Caccia a starne, oltreché Campione Riproduttore;

- Gimac Victor, di Giuseppe Cocozza, è stato proclamato Campione Internazionale di Lavoro, Campione Italiano di Lavoro e Campione di Caccia a starne;

- Yeller BMZ GT, proprietario F. Trivellato, è risultato Vincitore del PSI (Premio miglior Stile Irlandese) nel Campionato Europeo Printemps 2016;

- Gina Bi BMZ GT, di Gianni Bonatto, Campione Europeo Printemps 2015, è stata proclamata Campione Internazionale di Lavoro;

- Elen Rosfurlans, di Giorgio Del Zotto, è stata proclamata Campione Italiano di Lavoro

- Fanny della Siglia, di Mario Auletta, ha conseguito il titolo di Campione Italiano di Lavoro;

- Lucksheray Lavina, di Marco Chiocci, è stata proclamata Campione Italiano di Lavoro

- Wild della Magna Sila, di Antonio Mazzucca, è stato proclamato Campione Italiano di Lavoro

Oltre a queste nuove (o ulteriori) proclamazioni, fatemi ricordare anche – cogliendo l’occasione per invitare tutti i soci ad inviarci i risultati e le qualifiche conseguite dai loro cani, così da poterle mettere nella giusta evidenza - Vai nel Vento Farmer, di Mario Pansera, Cacit in Francia a Beccaccini e Nina Pita Bei BMZ GT che nella recente tournée serba di novembre scorso, in 6 giorni di prove di “Caccia a starne”  ha ottenuto: un 1° Ecc Cac Cacit, un 1° Ecc Cac Ris. Cacit, un 1° Ecc Cac, un 2° Ecc 1°Ris. CAC, un 1° Ecc: non credo si sia mai vista una tale continuità e livello di risultati per nessun esponente di razza e, per di più, stiamo parlando di una femmina!!
Sono risultati molto importanti che testimoniano la crescita della razza in questi ultimi anni ma, soprattutto, l’impegno dei proprietari (talvolta, anche allevatori e/o conduttori) a valorizzare i propri soggetti.
A questo punto una domanda è d’obbligo: cosa possiamo fare, in aggiunta, noi come Club?
Lo dico perché lo scorso anno abbiamo tentato di indurre la SIS – attraverso un protocollo d’intesa sottoscritto in primavera – a prendere alcune iniziative sulla quali noi stiamo lavorando da anni (certificazione delle qualità naturali di base/test attitudini naturali; certificazione, a cura di esperti della razza congiuntamente nominati, dei risultati in prove di lavoro per i cani proclamati Campioni di Bellezza; obbligatorietà del test sulla displasia per i cani proclamati Campioni in bellezza o lavoro, ecc) ma dopo le prime dichiarazioni di disponibilità, la SIS si è tirata totalmente indietro dimostrando, a mio giudizio, di non operare come sarebbe richiesto ad una società specializzata di razza (tutto ciò è documentato e chi volesse approfondire la questione può semplicemente andare a leggere le pagine in argomento pubblicate sul nostro sito).
E l’interrogativo resta: cosa possiamo fare di più?
Dobbiamo sicuramente cercare di ampliare la base qualitativa della razza e per questo  - avendo oggi la disponibilità in Italia di numerosi maschi che si sono distinti in Europa nelle più importanti manifestazioni – dobbiamo investire sulle femmine. Del “Progetto Femmine” più volte ne abbiamo parlato tra di noi: il 2017 dovrà essere l’anno in cui tale progetto viene sviluppato ed avviato; nei prossimi mesi vi invieremo una newsletter dedicata così da cominciare a raccogliere e prime informazioni utili e muovere concretamente i primi passi.
Parlato dei cani (cosa che reputo la più importante), veniamo alle attività del Club.
Anche per il 2017 avremo in calendario le consuete manifestazioni annuali e regionali. È difficile – dato anche il contesto economico in cui ci troviamo da anni – dare continuità a tutte le nostre iniziative ma ci sforzeremo di farlo; sul sito www.redsetterclub.it troverete il calendario e le date puntuali degli appuntamenti.
Per concludere, proprio due parole sul nostro sito. È un sito molto attivo, con molte consultazioni ed è sicuramente il riferimento di tutti gli appassionati della razza in Italia. Dobbiamo ancora potenziarlo e metterlo ancora più in relazione con il nostro gruppo facebook  “RED SETTER CLUB D’ITALIA” che conta oltre 500 iscritti.
Per fare questo dovremo implementarlo con una sezione dedicata ai soli soci – invogliando così i soli “curiosi” a diventare soci – dove pubblicare, anche in formato digitale, il nostro Notiziario Annuale ed aprirci anche ad adesioni dall’estero.
Si tratta di due progetti impegnativi – sul piano di miglioramento della razza e di miglioramento del Club – ma che dobbiamo avviare perché il nuovo Consiglio che sarà in carica dal 2018 avrà la strada già tracciata per proseguire in continuità con quanto sino ad ora fatto.


Buon DuemiladiciasSETTEr (irish, naturalmente)!!
 

Il Presidente del Red Setter Club d'Italia

                        Orlando Vari

 

Comunicato della Presidenza (2016)

 

Da più parti – e in ogni sede di confronto – si è sempre invocato alla “unione di forze” tra i due Club che oggi, in Italia, tutelano la razza setter irlandese.

Con questo spirito, la scorsa estate abbiamo ricercato un incontro con la SIS per ribadire le nostre priorità di lavoro per la tutela della razza e condividere un documento programmatico; all’incontro parteciparono i presidenti dei due Club ed alcun componenti dei due Consigli Direttivi.

Al termine dell’incontro fu condiviso un documento cui fu data ampia diffusione anche attraverso la pubblicazione sui due siti del RSCdI e della SIS (leggi testo riportato in seguito).

Oggi, a distanza di quasi un anno, abbiamo sollecitato la SIS all’intraprendere almeno una delle iniziative a suo tempo concordate ma, per tutta risposta, abbiamo avuto soltanto un rinvio alle decisioni che vorrà prendere la prossima consigliatura (ancora un altro anno!!); neanche il Presidente della SIS ha voluto rispondere ad una nostra precisa richiesta di intervento.

Ci sembra che la misura sia davvero colma!

Oggi non si può più dubitare – da parte di alcuno – su chi non vuole “unire le forze” per il bene della razza. Non ci si può più chiedere di fare qualcosa; noi abbiamo fatto di tutto ed anche di più!

Lo abbiamo fatto sul piano istituzionale – interessando la società specializzata di razza – e lo abbiamo fatto concretamente attraverso i cani dei nostri soci andando a vincere ovunque in Europa.

Gli altri cosa hanno fatto?
Naturalmente restiamo sempre disponibili ad un confronto su obiettivi concreti per la tutela della razza, ma dubitiamo che qualcuno voglia davvero far cambiare le cose.

Forse hanno pensato che era sufficiente gettare fumo negli occhi con l’espediente di un documento programmatico cui – sin dall’inizio – non si intendeva dare seguito. Ci dispiace: noi siamo persone che crediamo in quello che facciamo e quello che diciamo (o peggio, scriviamo) per noi è un impegno.

Evidentemente, per altri non è così.
 


 

Comunicato congiunto (20 giugno 2015)

Setter Irlandese Club SIS (SIC) e Red Setter Club d’Italia (RSCdI)

 

Si informano tutti i soci e gli appassionati della razza che lo scorso 20 giugno 2015 si è tenuta una riunione dei due delegazioni dei Club allo scopo di individuare possibili aree di collaborazione tra i Club e con l’intento di realizzare iniziative volte al miglioramento delle caratteristiche di lavoro e morfologiche delle razze setter irlandese rosso e rosso bianco.

 

Al termine dell’incontro, si è giunti alle seguenti determinazioni:

 

  • i due Club auspicano e si impegnano – riconoscendone il valore e l’utilità – in una collaborazione fattiva, soprattutto nella organizzazione delle prove di lavoro, al fine di ribadire la vocazione venatoria e favorire l’utilizzo in prove di lavoro del setter irlandese;

 

  • riconoscono il ruolo che il RSCdI – quale Club parimenti dedicato alla valorizzazione della razza per la componente “lavoro” (organizzazione prove riconosciute, individuazione dei giudici, organizzazione delle prove speciali, rappresentanza della razza nei consessi internazionali, ecc) – ha svolto in questi anni di propria attività;

 

  • riconoscono, adottano e promuovono, quale standard ufficiale di lavoro – rispetto al quale sensibilizzare tutti i giudici esperti ENCI – quello approvato dall’Irish Red Setter Club del paese di origine, cui rimanda lo standard FCI No. 120/02.04.2001/GB;

 

  • riconoscono e condividono il valore del rispetto e della rispondenza dei soggetti – siano essi presentati in prove di lavoro che in esposizione - allo standard morfologico della razza, avendo a riferimento lo standard ufficiale FCI per la morfologia per la razza setter irlandese rosso (FCI 120) e rosso bianco (FCI 330);

 

  • ritengono altresì utile - sia per quanto attiene ai regolamenti delle prove di lavoro che ai criteri di giudizio morfologici - promuovere un aggiornamento sistematico delle competenze degli esperti giudici ENCI in materia;

 

  • ritengono necessario prevedere obbligatoriamente – per i cani che hanno conseguito i titoli per la proclamazione a Campione Italiano/ Internazionale di Lavoro e/o di Bellezza - il test della displasia dell’anca, rendendo pubblico il referto con evidenza anche sul pedigree dei soggetti indagati. In tal senso il SIC verificherà la fattibilità tecnico/giuridica di tale iniziativa e proporrà al Consiglio Centrale della SIS – d’intesa con il RSCdI - l’adozione di opportuna deliberazione in materia da comunicare successivamente all’ENCI;

 

  • ritengono necessario introdurre obbligatoriamente un test di valutazione delle attitudini naturali (per il lavoro) e di conformità morfologica, da effettuarsi entro i 18 mesi di vita durante i raduni ufficiali di razza giudicati da esperti giudici individuati di concerto tra i due Club ed alla presenza di “esperti” di razza nominati dai due Club. Allo scopo il SIC verificherà la fattibilità tecnico/giuridica di tale iniziativa e proporrà al Consiglio Centrale della SIS – d’intesa con il RSCdI - l’adozione di opportuna deliberazione in materia da comunicare successivamente all’ENCI;

 

  • ritengono opportuna, per i cani in omologazione per il Campionato italiano di bellezza, l’effettuazione di una verifica di lavoro da parte di una commissione "comune" SIS/RSCdI composta da persone di provata esperienza e conoscenza specifica della razza. Allo scopo il SIC verificherà la fattibilità tecnico/giuridica di tale iniziativa e proporrà al Consiglio Centrale della SIS – d’intesa con il RSCdI - l’adozione di opportuna deliberazione in materia da comunicare successivamente all’ENCI;

 

  • ritengono utile organizzare annualmente una prova speciale irlandesi, “su selvaggina naturale”, per soggetti fino 24 mesi con rilascio di un certificato che attesti le attitudini naturali (TAN) e nessuna rilevanza degli errori di dressaggio nei cui criteri di giudizio; la prova sarà annualmente organizzata in collaborazione tra i due Club su terreni idonei, con adeguata presenza di selvaggina naturale ed alla presenza di “esperti” di razza nominati dai due Club;

 

  • ritengono utile organizzare alcune prove annuali riservate alle sole femmine (nessuna rilevanza degli errori di dressaggio) con riconoscimenti economici per i proprietari delle femmine più meritevoli (regolamento e modalità di svolgimento delle prove dovranno essere definiti e portati alla approvazione del Consiglio Centrale della SIS);

 

  • ritengono utile riportare vicendevolmente nel sito SIS e nel sito RSCdI i risultati e le qualifiche ottenute dai cani nelle Prove di Lavoro e in Esposizione, senza il "vincolo della doppia tessera"

 

  • ritengono utile proporre al Club Internazionale del Setter Irlandese (CISI) l'istituzione del doppio titolo di campione europeo maschio/femmina anche se in batterie miste. La delegazione RSCdI era composta dai sigg.: Orlando Vari, Presidente del RSCdI; Fernando Corain, segretario e tesoriere; Roberto Zanarella, responsabile della Commissione allevamento; Bruno Festa, responsabile per le prove di lavoro; Luca Giovannini, responsabile della gestione del sito web www.redsetterclub.it e delle pubblicazioni periodiche del Club; per il SIC erano presenti i Sigg,: Angelo Brisa, Presidente del SIC; Stefano Lorenzini, Vice Presidente. Alla riunione ha partecipato il Presidente della Società Italiana Setters, Sig. Francesco Balducci.

 

 

 

Lettera del Presidente 2015

 

Anno ricco di soddisfazioni, quello appena trascorso!
Ovviamente mi riferisco all’andamento della stagione delle prove di lavoro dove i nostri canni hanno riportato dei successi che – credo – resteranno a ben titolo nella storia della razza così come sarà destinato ad esserlo il 2015:
Campione d’Europa 2015 Gina Bi BMZ GT, di Gianni Bonatto;
Vice Campione d’Europa Gimac Willy, di Giuseppe Cocozza
Vincitore Trofeo “Erminio Zillio” Yeller BMZ GT di Francesco Trivellato
Vincitore Trofeo “Città Jolanda di Savoia Snipe International Challenge”  Vai nel Vento Farmer di Mario Pansera
È doveroso iniziare il 2016 con il giusto omaggio a questi cani ed il ringraziamento ai proprietari e conduttori che hanno creduto in loro e saputo valorizzarli al meglio; è a quest’ultimi, ai loro cani ed a tutti gli altri irlandesi che nel 2015 hanno ottenuto importanti riconoscimenti e qualifiche nelle prove di lavoro in Italia ed all’estero che dobbiamo il crescente credito che la razza ed il nostro Club sta riscuotendo negli ambienti cinofili. È su questi cani - e con questi cani – che dovremo saperci assicurare il futuro. 
Buone notizie anche dai raduni regionali. Nonostante il periodo non facile di perdurante crisi economica, i nostri soci continuano ad essere presenti ai Raduni per testimoniare la loro vicinanza alla razza ma soprattutto perché – avrete modo di leggerlo dai reportage delle singole manifestazioni – il tutto si svolge sempre in amicizia e per il piacersi di incontrarsi e di ritrovarsi. La convivialità e l’amicizia – oltre che la valenza tecnica – sono stata sempre alla base dei Raduni del Club e di questo ne siamo particolarmente orgogliosi: a volte può capitare qualche incidente di percorso ma le “crisi” si sa, servono per crescere ed il Club nel 2015 ne è uscito sicuramente rafforzato.
Il 2015 ha visto anche nascere un primo  timido tentativo di collaborazione con la sezione Setter Irlandese della SIS. Più volte, nel corso degli anni, il tema è stato ripreso ed abbandonato: lo scorso anno – dopo un incontro di una nostra delegazione con una della SIS – abbiamo voluto condividere un documento che tracciasse le basi di una futura collaborazione non solo nella organizzazione delle prove di Lavoro, ma anche nel tentativo di proporre alla SIS ed all’ENCI l’introduzione di alcune specifiche previsioni per la razza che – a nostro giudizio – sono imprescindibili se vogliamo veramente lavorare per la tutela e la valorizzazione del setter irlandese, soprattutto del setter irlandese “da lavoro”. Lo scorso anno abbiamo già patrocinato, congiuntamente, il 1^ Meeting Europeo dei Setters Irlandesi a Cantalupo Ligure nella nota della caccia pratica su fagiani e pernici rosse, propedeutico per un futuro Campionato Europeo di caccia pratica autunnale sotto il patrocinio del Club Internazionale del Setter Irlandese (IIRSC): vedremo quest’anno se questa prima intesa darà i suoi frutti anche sul piano normativo e regolamentare.
In chiusura, oltre a segnalare con piacere la nascita di un nuovo affisso “King Red BMZ GT” (www.kingredbiemmezgt.it) che ha già riscossi i primi successi sui campi di prova nazionali ed internazionali, colgo l’occasione per porgere i miei migliori auguri per un 2016 finalmente migliore per l’economia del Paese, di salute serenità per tutti noi e le nostre famiglie, di rinnovati successi e soddisfazioni per – e con - i nostri cani.

 

Il Presidente del Red Setter Club d'Italia

                        Orlando Vari

 

 

 

Lettera del Presidente 2014

 

Quest’anno il nostro Notiziario esce in un numero unico (anche noi abbiamo dovuto fare una spending review) e per questo motivo tante sono le cose da raccontare.
Primo tra tutti, il rinnovo del Consiglio Direttivo del Club (le elezioni si sono tenute durante il raduno primaverile di Conselice) che ha visto riconfermato un nucleo “storico” di consiglieri e l’inserimento di un paio di validi giovani che senz’altro sapranno portare freschezza ed entusiasmo  nelle progettualità del Club. Come consuetudine, l’elenco dei soci consiglieri, così come quello dei delegati regionali, lo trovate qui a fianco, nella seconda di copertina  del Notiziario.
È stata l’occasione anche (come anticipato nel Foglio Notizie di giugno scorso) per rivedere il vecchio Statuto per adottarne uno che tenesse conto delle modifiche normative nel campo del diritto associativo – nel frattempo intervenute – e della mutata realtà del nostro Club. Il club è cresciuto molto, se non di numeri, certamente di reputazione e questo ha generato due effetti: da un lato si sono moltiplicati gli accessi al nostro sito internet, l’unico in Italia che sia in grado di fornire qualche notizia aggiornata ed attendibile sulla razza;  dall’altro, il nostro logo è diventato sinonimo di affidabilità e qualità, al punto che alcuni allevatori, in maniera impropria, si fregiano si essere nostri affiliati.
Proprio per proteggere la nostra immagine, abbiamo registrato il nostro logo ed ora tutti coloro che lo utilizzeranno senza una specifica nostra autorizzazione saranno perseguibili per legge. Grazie al nostro socio Caputo, abbiamo un nucleo di professionisti che ci assiste (legali, fiscalisti, ecc.) e siamo davvero pronti per fare il salto di qualità.
Parlando di cose accadute, poi, non possiamo non citare la grande partecipazione del RSC d’Italia in Francia, per la settimana del Campionato d’Europa; partecipazione che appare ancora più eclatante vista l’assenza di un qualsiasi rappresentante del Club “ufficiale” di razza che quest’anno addirittura non ha neanche inviato il giudice che, come di prassi, viene richiesto. Una vergogna per il nostro Paese!!
Qualche risultato c’è stato (potete leggerne nelle pagine più avanti) ma ancora non riusciamo a mettere un cane italiano davanti a tutti gli altri. Ma i tempi sono maturi e l’Europa guarda ora ai anche nostri cani per avere un metro di confronto.
Detto – per grandi linee – degli accadimenti 2014 e rinviando ai reportage curati direttamente dai soci per quanto riguarda i raduni organizzati nell’anno, solo due parole per i progetti futuri.
Come Club abbiamo il dovere di tutelare la razza, i nostri cani e a loro reputazione. Abbiamo inoltre la responsabilità di segnalare i migliori riproduttori e in questa direzione va la decisione adottata dal Consiglio in una seduta dello scorso ottobre, di modificare parzialmente i criteri di inserimento nella sezione “Campioni” dei cani che hanno ottenuto i titoli necessari per il campionato di lavoro. Anche di questo potete leggere nel dettaglio in un breve articolo dedicato; io voglio fare soltanto una considerazione di carattere generale. Tutti noi sappiamo quanta ipocrisia e quanta falsità circoli nel mondo delle prove e con quale “facilità” alcuni cani raggiungono il campionato (non solo di lavoro);  non possiamo far finta di niente o limitarci a dire “così fanno tutti!”. Noi dobbiamo dare ai nostri soci – ma anche a tutti coloro che vorranno presentarci i loro cani, pur non essendo soci - la possibilità di avere una certificazione in più: la certificazione di un club specializzato di razza che non è riconosciuto come tale in Italia soltanto per le ben note questioni politiche che tutti conosciamo, ma che è riconosciuto ed apprezzato in tutta Europa per correttezza, competenza e dedizione alla razza.
E dopo aver fatto tanto lavoro per i cani da lavoro, per il prossimo anno dobbiamo cominciare ad occuparci seriamente anche del mondo delle esposizioni. Anche per questo abbiamo voluto individuare una persona cui affidare la responsabilità di questo settore, Lorena Stokel, con la quale fin dai primi mesi del prossimo anno proveremo a formulare le prime idee su cui lavorare.
Quando arriverà il Notiziario, le festività natalizie saranno ormai trascorse. Vi arrivi comunque un grande Augurio di Buon Natale e di un Felicissimo 2015 da parte mia e di tutto il Consiglio del Club.

 

Il Presidente del Red Setter Club d'Italia

                        Orlando Vari

 

 

 

Nuovo regolamento Campionato d'Europa

 

Sono passati giusto trent’anni, da quel lontano 1984, in cui Francia ed Italia decisero di dar vita alla “Coppa Europa” per setter irlandesi. L’obiettivo condiviso, era quello di organizzare una manifestazione che consentisse il confronto con soggetti di allevamento di altro paese europeo promuovendo, al contempo, l’utilizzo della razza. La formula sarebbe stata quella della “quète en couple” e si sarebbe corso in primavera su starne selvatiche.

L’identità di visione e la volontà di avviare quanto prima la manifestazione fecero sì che anziché disputarsi in Francia nella primavera dell’anno successivo, il 1^ Campionato d’Europa per setter irlandesi si svolse al Mezzano, in Italia, presenti soltanto due delle nazioni promotrici in quanto la Germania (3^ paese sin dall’inizio presente al Campionato) non poté partecipare per un problema di cagne in calore.

La cronaca riferisce che il Campionato iniziò a disputarsi alle 18.00 (era il 15 agosto) ed il titolo non fu assegnato per mancanza all’appuntamento... delle starne! Tra tutti si distinsero in particolare Samouray de La Chaume Rigault della selezione francese e Moanruad Relko per quella italiana.

Da quell’anno, con rarissime eccezioni, altre Nazioni si sono aggiunte alle iniziali tre promotrici e i Campionati si sono succeduti con regolarità per la gioia – e i dolori – di proprietari, allevatori, conduttori e semplici appassionati della razza che si sono incontrati per rinnovare il “confronto”.

Nel corso delle ultime edizioni – anche su iniziativa del nostro Club – erano state avviate alcune riflessioni sulla regolamento del concorso (sino ad ora si è trattato di un Campionato che assegnava un titolo individuale in una prova per “squadre” presentate dai diversi Paesi partecipanti) ma soprattutto sulla necessità di organizzare la prova in un Paese che – nello spirito originario – poteva garantire la presenza di starne selvatiche.

D’altro canto ormai da qualche anno il Campionato, seppur organizzato dalla Germania, dalla Svizzera o da altro Paese, era regolarmente ospitato dalla Francia; soltanto l’Italia ha provato (l’ultima volta nel 2010) ad organizzare la prova al di fuori della Francia con il risultato che noi tutti ricordiamo. È vero che non avere la possibilità di organizzare il Campionato nel proprio Paese limita la possibile partecipazione degli appassionati che non possono sobbarcarsi faticose e dispendiose trasferte, ma è altrettanto vero che un Campionato organizzato su selvaggina posata (che spesso si è rivelata anche di cattiva qualità) non può essere alla base di quel confronto tecnico e zootecnico che gli ideatori della manifestazione sicuramente auspicavano.

Per arrivare al punto, quindi, durante la riunione del CISI (Club Internazionale del Setter Irlandese) che riunisce i Club Europei di razza, quest’anno durante il Campionato, si è pervenuti alle modifiche del Regolamento; a questa riunione, quale inequivocabile riconoscimento del lavoro fatto in questi anni, per la prima volta è stato ammesso anche il nostro Club.

Il regolamento, sostanzialmente, dice due cose:

  • per la partecipazione ai Campionati non sarà più necessario far parte di alcuna “squadra”: ogni cane partecipa a titolo individuale ed il requisito di partecipazione è legato semplicemente alle qualifiche conseguite;
  • chiunque sia il Paese organizzatore, il Campionato si svolgerà sempre in Francia unico Paese in grado di garantire idonea presenza e qualità di starne ed una collocazione geografica sostanzialmente centrale rispetto ai paesi usualmente partecipanti .

 

Date queste premesse,  nei prossimi anni possiamo aspettarci la partecipazione in “Coppa” di un numero di cani decisamente maggiore ma, soprattutto (e questo è valido per il nostro Paese ma non solo), non sarà più necessario organizzare quelle ridicole prove di “selezione” su pollame d’allevamento, tanto utili per escludere gli indesiderati più che per selezionare i meritevoli.

E per noi questo è un grande risultato!!

 

Il Presidente del Red Setter Club d'Italia

                        Orlando Vari

 

 Quando la finiremo di voltarci indietro?

 

Dobbiamo senz’altro ringraziare la Gazzetta della Cinofilia per lo “speciale” sulla razza apparso nell’ultimo numero di dicembre. Ma dobbiamo anche rammaricarci per non aver potuto dare un nostro contributo, come Club, per dare un taglio meno “retrospettivo” all’articolo cercando di far capire agli appassionati cinofili quanti progressi abbia fatto questa razza negli ultimi dieci o quindici anni.

La cosa migliore è affidarsi alla logica imparziale ed oggettiva dei numeri, prima ancora di esprimere punti di vista ed opinioni.

Se guardiamo al numero delle iscrizioni annuali al Registro Italiano dell’ENCI dei cuccioli nati nell’anno, per le razze da ferma siamo passati da circa 42.300 iscrizioni del 2002 a 25.300 circa del 2012; in dieci anni, quindi, si è registrata una diminuzione di nascite (o quantomeno di cuccioli registrati) di oltre il 40%.

Nello stesso periodo, nelle razze britanniche da ferma si è passati dalle circa 26.800 iscrizioni del 2002 alle 16.000 circa del 2012, anche in questo caso con un calo di circa il 40%.

Quindi possiamo dire che, in linea generale, diversi fattori (dalla diminuzione del numero dei cacciatori alla situazione economica non facile degli ultimi anni) hanno determinato un notevole calo nel numero delle nascite di cani da ferma.

E questa, purtroppo, è stata anche la sorte del setter irlandese per il quale, ogni anno, vengono registrate poco meno di 500 nascite (nel 2002 erano più del doppio); ed il numero per noi “utile” è ancora più esiguo se si considera che buona parte di queste nascite riguardano cani destinati esclusivamente alle esposizioni o allevati come cani da compagnia senza alcuna verifica – nel corso del tempo – del mantenimento delle qualità venatorie.

Guardiamo ora ai risultati ottenuti in questi anni dagli irish in  prove di lavoro.

Su circa 60 cani di cui disponiamo il dato delle qualifiche ottenute (dato che possiamo considerare per difetto, poiché non tutti i risultati di soggetti che frequentano le prove di lavoro ci vengono comunicati – invitiamo sempre i soci, ma anche i non soci, a farlo - ed il sito dell’ENCI non brilla certo per tempestività di aggiornamento), dal 2000 al 2013 questi cani hanno ottenuto, in totale, 532 qualifiche;  210 se consideriamo gli ultimi tre anni; quasi 80 soltanto quest’anno!! Nelle 532 qualifiche non sono state conteggiate le qualifiche di Lavoro necessarie per la proclamazione a Campione Italiano di Bellezza relative a 104 soggetti, quindi il totale passerebbe da 532 a 636!

Quindi, se confrontiamo questi dati con quelli relativi al periodo 1984-1992 (424 qualifiche) indicato in uno degli articoli della Gazzetta come il periodo “più fulgido” e consideriamo che risulta più che dimezzato il numero delle nascite fatte registrare dalla razza, appare evidente come – pur considerando un orizzonte temporale più ampio - la quantità e la qualità dei soggetti (cioè, dei risultati) presentati in prove di lavoro sia, negli ultimi anni, notevolmente cresciuta.

 Ma sapete quale è il dato più impressionante? Che di queste circa 532 qualifiche, contiamo oltre 440 ECC, di cui 103 con CAC e 21 con CAC/CACIT: cioè circa 440 delle 532 qualifiche (oltre l’82%) sono state assegnate a fronte di prestazioni di eccellenza nella piena nota del concorso.

Non è tutto. Se devo dirvi, personalmente ritengo che il dato più eclatante che denota gli importanti progressi della razza, negli ultimi anni, sta in ciò che accade davanti ai nostri occhi ogni giorno che siamo fuori a caccia con i nostri cani.

Qualche anno fa – era il 1999 – nel nostro notiziario di dicembre, commentando una prova a selvatico abbattuto, categoria “cacciatori”, svoltasi durante il raduno annuale di Firenzuola  scrivevo “…  quando io guardo uno di questi cani correre, inevitabilmente vado con la mente alle mie giornate di caccia e mi chiedo: porterei con me caccia questo cane per 4 o 5 ore su terreno libero, in montagna o in collina, alla ricerca di beccacce o anche di fagiani veri o, se esistono ancora, di starne quantomeno inselvatichite? Beh, dei tanti visti, forse ne avrei portati ben pochi!...”

Io ho sempre continuato ad andare a caccia con gli irlandesi, talvolta non con totale soddisfazione, ma oggi è molto facile trovare degli ottimi cani da caccia.

Ogni volta che vediamo dei giovani cani nei nostri Raduni, vediamo cani precoci, fermatori, con senso del selvatico, con grande avidità. I cani, a caccia, danno soddisfazione, non temono confronto con altre razze; e anche in prova abbiamo cani che si mettono in evidenza sin da subito.

Gina B(MZ), di Bonatto, finalista al Derby in Francia nel 2011, proclamata Campione Italiano di Lavoro Caccia a Starne nel 2012 a due anni di età, come Kocis BMZ, il fratello di cucciolata. Così Fara, di Festa, campione di Lavoro a 23 mesi; Fast, suo fratello, ECC in caccia a starne. Yeller (BMZ), Nina (BMZ) e Sunny (BMZ), di Trivellato/Bonatto già con qualifiche di ECC e CAC a meno di due anni di età. Così come pure i figli di Brava du Vallon de Beaudini – Bacco, Bernard, Bruto - ECC a 18 mesi.

Questi, per citare soltanto gli ultimi che si stanno distinguendo sui terreni di prove.

Insomma, non credo che la stagione d’oro della razza sia quello che ci siamo lasciati alle spalle. La stagione d’oro è quella che è appena iniziata e nei prossimi anni raccoglieremo a piene mani i frutti degli sforzi dei tanti che, nell’ombra, hanno lavorato in questi anni per i nostri cani.

 

Il Presidente del red Setter Club d'Italia

                        Orlando Vari

 

 

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