Lo Standard da Lavoro del Setter Irlandese
- Red Setter Club d’Italia

- 12 mar 2018
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Cenni Storici
(Traduzione in italiano dell' FCI Standard No. 120/02.04.2001/GB tratta dal sito internet ENCI)
il Setter Irlandese fu allevato in Irlanda come cane da lavoro per la caccia. La razza proviene dal Setter Irlandese rosso-bianco e da un cane sconosciuto dal mantello monocolore. Il tipo venne fissato nel 18° secolo. Nel 1882 fu fondato, per promuovere la razza, il Club "Irish Setter" che nel 1886 pubblicò lo Standard e organizzò prove di lavoro ed esposizioni per applicare lo Standard di razza fin d'allora. Nel 1998 il Club pubblicò anche lo Standard di Lavoro. I due Standard insieme danno una descrizione dell'aspetto fisico e dell'abilità nel lavoro della razza.
Il Setter Irlandese, evolvendosi lungo il corso degli anni, è diventato un cane forte, sano e intelligente, dotato di eccellente abilità venatoria e grande resistenza.
(Traduzione in italiano dell' FCI Standard No. 120/02.04.2001/GB tratta dal sito internet ENCI)

Lo Stile di Lavoro
Dublino 1998 - tratto dal sito internet dell’Irish Red Setter Club D’Irlanda
Il Setter irlandese è stato fin dalla sua origine allevato come cane da starne e da grouse. Lo stile di caccia a questi selvatici deve essere ritenuto come norma di giudizio.
Nella cerca dell’Irlandese deve ritrovarsi quella intensità necessaria a perseguire lo scopo della caccia. La concentrazione nel lavoro deve essere ben evidente in ogni momento dell’azione sul campo. Il collegamento con il conduttore è parte essenziale di questa concentrazione, non dovendo, comunque, mai essere un limite all’azione di cerca.
Al galoppo la testa è portata sopra la linea del dorso, la linea del muso è sempre tenuta parallela al terreno.
Il galoppo è veloce, fluido, privo di sforzo evidente. La linea dorsale è il più possibile vicino all’orizzontale per effetto dell’ armoniosa interazione dell’anteriore con il posteriore.
Data la conformazione del tronco, quasi inscrivibile nel quadrato, il cane al galoppo appare relativamente eretto.
La coda è portata in linea con la dorsale, tendente verso il basso, mai deve superarla. Un modesto movimento di coda è accettabile, ma resta chiaro che i migliori soggetti usano poco la coda se non per bilanciarsi nei cambi di direzione.
Quando coglie un’emanazione, l’Irlandese restringe la sua cerca e compie alcune tipiche sbandate nel cono di emanazione prima di andare a fermare. Nel cogliere l’emanazione si puo percepire un modesto movimento di coda. Nella filata, il tipico atteggiamento dell’Irlandese è di abbassarsi un po’ sul posteriore mantenendo spalle e testa alte per non perdere il filo dell’emanazione, e poter così individuare la posizione esatta del selvatico. Le orecchie, sono espressive, portate alte ed avanzate ad indicare la concentrazione e l’attenzione del cane.
In piedi o accovacciato sono normali atteggiamenti di ferma. Quest’ultima è intensa, rigida, piena di energia e attenzione. Accovacciata in terreno spoglio o se presa improvvisamente, eretta, come immobilizzazione della filata, in terreni con vegetazione più alta. La posizione degli arti e dei piedi controlla e bilancia la postura tesa ed immobile del cane. La testa è portata sempre alta, lo sguardo è avido, le orecchie portate alte, la coda è rigida (a volte irta per la passione) e arcuata sotto la dorsale o con questa in linea .
Se il selvatico si sottrae, la guidata deve essere intensa e concentrata. La testa resta alta a controllare il filo dell’emanazione, il muso parallelo al terreno, le scapole ben evidenti e la coda è rigidamente arcuata verso il terreno.
Grave difetto è da considerarsi la riottosità alla guidata.
Il Setter Irlandese è un veloce esploratore. Sa sfruttare il terreno con intelligenza e precisione, rompendo il lacet alla prima emanazione per poterla subito risalire. Se l’emanazione percepita non dovesse portare al selvatico riprende velocemente la sua cerca. La profondità dei lacet dovrebbe essere moderatamente ampia, restando comunque in funzione delle condizioni nelle quali il cane svolge il suo lavoro.

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